
Caro Pino, mi piace questa doppia tavola sia perché è tenera ed elegante, sia perché mi evoca un vecchietto brontolone e rancoroso (come me, almeno secondo Giovanna) che dopo essersi lamentato per tutte le pagine di "Giornata di silenzio a Tangeri" di Tahar ben Jelloun, proprio nelle ultimissime righe sogna di incontrare una bellissima fanciulla e di farla salire in canna sulla sua bicicletta. Alla sua età e nelle sue condizioni, pedalare con una ragazza in bilico sulla canna della bici è veramente per lui una prestazione da Superman, come nel tuo disegno. Ma lui va felice incontro alla morte, o quantomeno alla fine della sua giornata, inebriato dai lunghi profumati capelli di lei che gli accarezzano il viso...
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